Assegno di
mantenimento: cosa accade se l'ex coniuge dichiara un guadagno inferiore?
A far da parametro fondante nella
determinazione dell'importo esatto del mantenimento è solo il tenore di vita
goduto durante il matrimonio
Dichiarazione
dei redditi e mantenimento.
Si parla spesso di condizioni e requisiti dell'assegno di mantenimento. Qual
è il vero indice della capacità reddituale del coniuge tenuto
all'obbligo del versamento del mantenimento a seguito di separazione o di
divorzio? Preliminarmente è pacifico affermare che il soggetto su cui
grava detto obbligo è solo il coniuge che è beneficiario di un reddito di cifra
maggiore. In sede di definizione delle condizioni post matrimonio, qualcuno
potrebbe dichiarare un reddito inferiore, ai fini di una corresponsione del
mantenimento più esigua. La Cassazione con sentenza n. 6427 dello
scorso 4 aprile, ha precisato che la documentazione fiscale che viene
presentata non possiede alcun valore decisivo.
I parametri da seguire per la
determinazione del giusto ed esatto importo: stile di vita
Nel nostro ordinamento il giudice gode di ampia
discrezionalità; e nell'esercizio della sua funzione che spesso si estrinseca
in finalità di giustizia equitativa, può decidere a quali elementi di
prova attribuire importanza o meno. La decisione del giudice è fondata
sull'asserita presunta vincolatività che lo stesso concede ai fatti
probanti. Ai fini dell'importo dell'assegno di mantenimento, deve attribuirsi
rilevanza al tenore di vita goduto dai coniugi in costanza di
matrimonio. Assumeranno rilievo i viaggi, le uscite serali, le spese ordinarie
e straordinarie e tutto ciò che ruotava attorno alla comunione materiale di
vita dei due coniugi interessati. Assume, altresì rilievo il tenore di vita e
il patrimonio dell'ex coniuge tenuto al versamento della somma. La
dichiarazione dei redditi prodotta in giudizio non trasforma la sua natura
fiscale in elemento probatorio. Non possiede, quindi, natura di efficacia
vincolante. In realtà, non è necessaria la prova della vera attendibilità o la
cosiddetta prova assoluta, in quanto, la funzione della corresponsione
dell'assegno non è punitiva, ma solo di giustizia distributiva. Regola
le conseguenze, non è una punizione imposta ad uno dei due coniugi. Le regole imposte in sede di dichiarazione,
in tale sede non trovano attuazione.
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